Nella messa a punto delle norme del decreto fiscale approvato «salvo intese» dal Consiglio dei ministri di sabato scorso, si lavora a definire l’esatto perimetro della rottamazione dei ruoli di Equitalia . La definizione agevolata potrebbe non chiudere le porte all’Iva e si sta ragionando anche su come ampliare il raggio d’azione anche alle cartelle relative alle multe per violazioni del Codice della strada elevate dai Comuni. A confermare che si va verso una possibile inclusione dell’Iva è stato il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan,. Per la mancata Iva versata «probabilmente sì ma c'è una questione europea visto che l'Iva è sottoposta al regime Ue. Quanto alle multe auto, poi, Padoan ha spiegato che «la rottamazione in linea di principio vale per tutti i tipi di cartella esattoriale ma dobbiamo valutare; per le multe c'è il problema di evitare di invadere l'autonomia impositiva e fiscale dei comuni: è un aspetto delicato e non possiamo farlo di imperio ma possiamo solo invitare a farlo». Del resto, anche le verifiche tecniche effettuate hanno portato a escludere problemi preclusivi su quest’ultimo fronte in quanto i Comuni già ora non postano a bilancio sanzioni e interessi che sarebbero cancellati con la rottamazione. Sull’Iva, invece, la definizione agevolata non riguarderebbe le somme da versare ma solo le sanzioni e gli interessi correlati. È stato proprio Padoan a ricordare che con la rottamazione i debiti di mora e sanzioni «vengono tolte di mezzo» perché «rendono pesante e angosciosa per tanti cittadini l'idea di dover ripagare i debiti pregressi» mentre resteranno gli «interessi legali».